Prospettive per il 2019

by

In questo inizio di 2019, e’ difficile non dichiararsi pessimisti.

Le funzioni statali USA sono bloccate senza via di uscita nella guerra tra il presidente e il parlamento per via del folle progetto del muro con il Messico.

In Francia i gilet gialli non vedono fine alla loro lotta. Fine che sembra accadra’ solo quando la mirra sgorghera’ primordiale dalle Alpi e dalle Ardenne.

In Germania quell’asso pigliatutto della Merkel lascia la politica. I nazisti sono in ascesa; chi vivra’ vedra’.

A maggio 2019 ci sono le elezioni europee; con i vecchi socialisti e democristiani ormai tramontati, chi occupera’ il potere in Europa? Una coalizione Le Pen / Di Maio / Salvini?

C’e’ Brexit. Al momento in cui scrivo, il 6 gennaio domenica mattina a Londra, la probabilita’ piu’ elevata e’ per un no-deal Brexit. Dal 29 marzo il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord sara’ fuori dall’Unione Europea, di punto in bianco, senza paracadute, senza accordi di lungo termine. A rischio il ritorno della guerra in Irlanda, l’approvigionamento di cibo e medicine. Ma questo sembra sia quello che vogliono in parlamentari eletti dal popolo oggi. Chi vivra’, vedra’.

In Italia il nuovo governo populo-fascista e’ ai primi passi della sua esperienza. Vediamo come andra’ l’esperimento del reddito di cittadianza. Speriamo che il sistema regga.

In Cina il Grande Fratello e’ praticamente arrivato; il Credito Sociale, che e’ un punteggio che dice se sei un bravo cittadino oppure no, sara’ a breve assegnato a tutti i cittadini. Dallo Stato. Ci fidiamo.

L’India rimane l’India. Ancora prigioniera delle contraddizioni tra tradizione e modernita’.

In Brasile non conoscono mezze misure. Da un governo molto “comunista” a uno molto “squadrista” in un batter d’occhio. Vedremo come questo nuovo governo riuscira’ a sopravivere nel mezzo delle contraddizioni della societa’ brasiliana.

In tutto il mondo, le utopie populiste/ autarchiche sono alla frutta; per tutti il Venezuela, terra ricca di petrolio che e’ al disfacimento sociale a cause di scelte di governo miopi.

dsc_0707-effects

Detto cio’, da che mondo e mondo e’ facile essere pessimisti, vedere il vecchio che si sgretola. Piu’ difficile e’ vedere il nuovo che cresce. [E’ in realta’ facile immaginarsi un nuovo che cresce, ma di solito il nuovo immaginato non e’ il vero nuovo.]

Il nuovo che cresce, cresce continuamente. Ogni istante, ogni minuto, ogni ora e ogni giorno. Non sappiamo cosa sara’, ma sappiamo che siamo noi che gli diamo forma, ogni istante, ogni minuto, ogni ora e ogni giorno, con in nostri pensieri, le nostre parole e le nostre azioni.

Buon 2019!

4 Risposte to “Prospettive per il 2019”

  1. rochyi Says:

    Grande genetti! Aspettiamo una menata… Una salutare, accesa, proficua menata.

  2. American Cousin Says:

    Genetti is back! Bene!!

    Non dimentichiamoci l’aumento insensato di razzismo e intolleranza – in tutto il mondo, certo, ma molto palpabile in questi ultimi mesi in America (anche in stati tradizionalmente democratici e tolleranti).
    E un governo Trump che sembra più l’ultima edizione di “The Apprentice”.

    • Genetti Says:

      Si mi hanno detto che in America sei non sei di chiare origini nord europee il senso di disagio che provi nei confronti di chi lo è è aumentato. Non mi ricordo l’esempio ma si trattava di amici a San Diego

  3. Monica Burgess Says:

    Della serie ‘chi vivra’ vedra’ come diceva mia nonna. Mia nonna diceva anche ‘quando si chiude una porta, si apre un portone’. Spero tanto avesse ragione, soprattutto per Brexit. Il pessimismo e’ sempre in agguato, ma io vivo di speranza. Buon Anno Genetti! 😊

Lascia un commento