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King Rat

12 ottobre 2012

Ho appena scoperto che la traduzione italiana di King Rat (“Il Re”) non e’ piu’ disponibile, e ho appena finito di leggerlo.

E’ un libro molto bello; l’autore e’ James Clavell – King Rat e’ il primo libro di un autore che poi diventera’ famoso sia come autore di romanzi che come autore di sceneggiature e regista di film.

King Rat e’ un romanzo di fantasia, ma la storia, o meglio, le storie ivi narrate nascono dalle esperienze di Clavell come prigioniero di guerra nel campo di Changi, a Singapore (per ironia della sorte, Changi e’ oggi l’aereoporto di Singapore, e nel libro e’ narrato come i prigionieri lavoravano appunto a costruire un campo d’aviazione …).

King e’ un caporale americano che, grazie alle sue capacita’ imprenditoriali, riesce a cavarsela alla grande, in un campo famoso per la dissenteria, la fame, e la morte. Nonostante sia vietato commerciare, King e’ astuto, e grazie ad una organizzazione precisa e affidabile, riesce a non farsi mai beccare dalla sua nemesi, il responsabile dell’ordine tenente Grey, che cerca dall’inizio alla fine del libro in tutti modi di incastrarlo. Ma, alla fin fine, tutto il campo, dai comandanti alleati alle guardie giapponesi e coreane, dipendono dall’abilita’ commerciale di King.

Interessante quello che ci dice wiki, sotto la voce “folklore”, di cosa sia un “king rat”. Termine che sembra originare nel tedesco del XVI secolo, e starebbe ad indicare “chi vive alle spalle degli altri”. In sintesi, il fenomeno “king rat”, o “Rattenkoning”, o “Roi des rats”, sarebbe quando 2 o piu’ ratti finiscono per vivere con le code attorcigliate (si veda sempre wiki al link sopra per delle foto abbastanza … schifose).

Per tornare al libro. E’ un racconto maestoso. Clavell e’ maestro nell’intercalare storie, storie e ancora storie. Mentre il maggiore australiano pensa alla moglie a casa parte la storia della moglie; i flashback di Peter Marlowe sulla sua relazione con la splendida ‘Nai; e tante e tante sono le storie che si accavallano superbe e descrivono persone, atmosfere, situazioni.

Peter Marlowe e’ un po’ il personaggio pivot della storia. Aviatore inglese, di classe superiore, di famiglia militare dal ‘700. Nonostante sia una persona diversissima da King, i due sviluppano quella che Peter vede come una forte amicizia. Per King, si tratta sempre e comunque come una relazione d’affari. Con le sue parole, Peter ha un buon cervello (brain), e lui, come imprenditore, ha bisogno di buoni cervelli.

Impossibile pero’ riassumere qui il libro. Ma e’ possibile raccomandarne la lettura; la versione italiana e’ pero praticamente quasi introvabile su Amazon, quella inglese originale richiede un po’ di pratica con la lingua. Ne fu anche fatto un film, nel 1965, che dalle recensioni non sembra fatto malissimo. Ovvio il libro non puo’ che essere meglio …